Bplus – Assessment Centre e ISO 10667
Nello svolgimento delle attività di valutazione Business Plus ha scelto di far riferimento alle linee guida della normativa internazionale ISO 10667 “Consulenza per i servizi di valutazione – Procedure e metodi per la valutazione delle persone sul lavoro e nelle organizzazioni” che è stata recepita in Italia nella recente UNI ISO 10667-1:2012 e UNI ISO 10667-2:2012.
La norma ISO 10667-1 stabilisce requisiti e linee guida per i clienti che lavorano con fornitori di servizi nella gestione di assessment; in modo particolare specifica i vari metodi e procedure di valutazione che possono essere utilizzati per i diversi scopi funzionali all’attività lavorativa che coinvolgano e influiscano su individui, gruppi o organizzazioni, consentendo al cliente di basare le proprie decisioni sui risultati di una corretta valutazione.
La norma ISO 10667-2 stabilisce requisiti e linee guida per i fornitori di servizi, che lavorano con il cliente nella gestione di valutazioni d’individui, gruppi o organizzazioni per ragioni professionali, fornendo servizi di valutazione di qualità.
Pur non essendo attualmente una norma cogente, rappresenta un concreto aiuto per sviluppare processi chiari e condivisi da tutti gli attori coinvolti; dà credibilità agli interventi aziendali affinché non appaiano basati su opinioni, azioni personali dettate da non si sa bene quale ragione/decisione, ma si fondino su metodologie, strumenti e procedure validate scientificamente e derivate da ricerca applicata.
La ISO 10667 permette alle parti di ottenere i massimi benefici dalle pratiche di assessment stabilendo linee guida che:
- determinino le “buone prassi” nelle procedure e metodologie di valutazione
- assicurino equità nell’applicazione delle procedure di valutazione
- garantiscano una valutazione adeguata della qualità del servizio di assessment fornito.
Valutare le persone, siano esse in fase di selezione o già inserite all’interno di contesti organizzativi, ha sempre un forte impatto emotivo e pratico sia sull’individuo che sull’organizzazione; se si attivano “buone pratiche” e si strutturano valutazioni significative, orientate ad obiettivi chiari e condivisi ed etiche, il ritorno sull’investimento personale e aziendale è immediato.
In fase di selezione la percezione di un candidato di essere trattato con correttezza, oggettività, nonché disponibilità, oltre a garantire una fiducia nel rapporto immediato, favorisce una maggiore trasparenza e apertura nella rivelazione del sé più vero e quindi agevola l’efficacia del processo e il raggiungimento dell’obiettivo personale e aziendale offrendo ad entrambe le parti la possibilità di prendere decisioni su basi oggettive. Riduzione quindi di tempi/costi per eventuali inserimenti errati, aumento della diffusione di un’immagine positiva dell’azienda anche all’esterno.
Utilizzare l’assessment in fase di cambiamento e sviluppo aziendale per individuare le competenze e agire sulle risorse in modo da agevolarne la crescita, motivarle e identificare le leve per favorire l’adeguamento alle nuove realtà, se ben pianificato, dichiarato e gestito aiuta a motivare le risorse stesse a mettersi in gioco, ad affrontare la transizione impegnandosi e non ostacolandola, a trovare all’interno dell’azienda stessa risorse fondamentali spesso non correttamente valorizzate.
La best practice delineata dalla norma aiuta il cliente a capire:
- quando sia utile utilizzare servizi di assessment e come farne richiesta
- come utilizzare, archiviare risultati e report
- come gestire i dati nel rispetto della privacy
- le condizioni in cui l’assessment deve aver luogo.
Stabilisce inoltre in modo puntuale le regole sia per i clienti, che per i fornitori ed per i partecipanti in modo che tutti gli attori coinvolti siano consapevoli degli obiettivi, obblighi e responsabilità connessi al processo di valutazione, partendo dalla fase antecedente l’erogazione (quindi preparazione, comunicazione, accordo), al durante (metodi, strumenti e competenze professionali e scientifiche del valutatore certificati, validati) e dopo l’erogazione del servizio (gestione dei risultati, feed-back, azioni conseguenti).
Business Plus quindi ha scelto di seguire le linee guida della norma aiutando il Cliente a capire e chiarire a se stesso, in primis, le effettive esigenze relative alla richiesta di assessment, a definire insieme gli obiettivi e a pre-determinare i passi di tutto il processo.
La scelta degli strumenti, metodi ricade sul mix più adeguato alla situazione ma sempre all’interno di strumenti certificati frutto di costante ricerca e collaborazione da parte di comitati scientifici riconosciuti e a loro volta certificati, testati e validati sia a livello italiano per una corretta affidabilità locale sia a livello internazionale, per aderire anche al concetto della “trasferibilità” delle competenze valutate. I professionisti sono certificati e abilitati all’uso degli strumenti stessi.
Ecco solo alcuni esempi:
- DISC Personal Profile System John G. Geier distribuito da Persolog ed Emme Delta in esclusiva per il mercato italiano.
- BIP – Business-focused Inventory of Personality (Rüdiger Hossiep, Michael Paschen) edito da Hogrefe
- AMI – Achievement Motivation Inventory (Heinz Schuler, George C. Thornton III, Andreas Frintrup, Rose Mueller-Hanson) edito da Hogrefe
- d2-R Test di attenzione concentrata (Rolf Brickenkamp, Lothar Schmidt-Atzert, Detlev Liepmann) edito da Hogrefe
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Prima dell’erogazione dell’assessment, ai partecipanti viene data una scheda informativa composta di due parti: la prima che elenca Diritti e Doveri del partecipante alla valutazione; la seconda che fornisce i previsti dettagli informativi della specifica valutazione (scopo, outcome, possibili conseguenze e azioni, gestione dei relativi feed-back) per la quale il valutato si accinge a fornire il proprio consenso informato. Il partecipante non si sente quindi un soggetto passivo sottoposto ad un processo di assessment, ma fa parte di un “accordo a tre”, ne può quindi cogliere il valore e considerarlo come un’opportunità per essere correttamente valutato , accrescere la consapevolezza del sé, nonché aggiornare il proprio portfolio personale in modo documentato.
L’adesione ad una norma ISO richiede uno sforzo iniziale di tempo e impegno sicuramente superiore, ma il ritorno per tutti è decisamente vantaggioso ed efficace rispetto all’investimento e favorisce un clima di fiducia, collaborativo e non oppositivo che non si esaurisce con l’attività stessa.